I"... osservando
i suoi soggetti "sacri" e "umani" non si avverte
alcuna linea di demarcazione perché il comune denominatore
è un linguaggio di dedizione e d’amore, l’abbandono
all’evento, che ci coinvolge pienamente. La vita, il mondo,
la natura, la spiritualità, stimolano le sue idee e danno
slancio ai suoi sentimenti che restano imprigionati nelle sue
sculture e nelle sue pitture, costituendo un tutt’uno con
l’opera"... (Benito Livigni)